FAQs

Informazioni su spedizioni, resi, qualità e costi.

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Quanto deve rimanere in funzione l’impianto di filtrazione?

L’ambizione di una persona che possiede o vuol acquistare una piscina è vedere l’acqua sempre pulita, limpida e cristallina. Dunque, la domanda che ci poniamo è: quanto tempo deve stare in funzione l’impianto di filtrazione? A questo quesito non possiamo dare una risposta scientifica e precisa, questo perché troppi fattori influenzano sull’acqua della vostra piscina, ad esempio: l’utilizzo, le variazioni climatiche, i prodotti chimici, la pulizia manuale ecc. Mediamente, consigliamo, 5- 6 ore di lavorazione del filtro, possibilmente durante il giorno quando l’acqua viene bombardata da quantità ingenti di microrganismi, in modo che il ricircolo dell’acqua eviti la fotosintesi di alghe e la proliferazione.

 
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Quanto mi costa, in tasse, una piscina per la mia casa?

Da anni, in Italia, il sistema fiscale non penalizza più la presenza di piscine private: la costruzione, infatti, non è soggetta a nuove tasse, questo perché la piscina non viene più considerata un bene di lusso. L’unica variazione risulta l’aumentare dell'imponibile, per il quale vengono calcolate l'Irpef e IMU, per questo vi è un ulteriore aumento al valore dell'immobile.
L'aggravio fiscale varia rispetto ad alcuni parametri, come l’ubicazione dell'edificio e la planimetria della piscina, ma per questo raramente si superano i 75/100 Euro annui.

 

 
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Quanto costa una piscina?

In Italia, l’incremento del mercato delle piscine è stato influenzato dall’abolizione dell’affermazione: “la piscina è un bene di lusso”. Dunque, oggi una piscina interrata con dimensioni di circa 6x12 m ha un costo che si aggira intorno ai 20.000 Euro, che si può ulteriormente ridurre o aumentare a seconda degli optional.
Le aziende costruttrici, per chi volesse ammortizzare il prezzo nel tempo, offrono la possibilità di rateizzazione.
Inoltre, utilizzando la propria piscina anche per attività fisica, si può evitare di frequentare le strutture pubbliche, evitando quindi ulteriori spese.

 
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Che cos’è lo svernaggio?

Molti ancora non sanno che in conclusione della stagione balneare, la vostra piscina necessita di un ultimo trattamento: lo svernaggio. Questo serve per mantenere costanti le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua, conservandola nei mesi invernali. Il trattamento prevede l’utilizzo di svernante (prodotto chimico che puoi trovare nel nostro shop online) e, per evitare infiltrazioni di raggi solari che causano la fotosintesi e di conseguenza la proliferazione di alghe, risulta essenziale un apposito telo di copertura oscurato invernale. A questo punto dopo qualche ora di lavorazione del filtro, in modo da ottimizzare le reazioni dei componenti chimici grazie al ricircolo dell’acqua, si consiglia un’accurata pulizia della vasca con appositi detergenti e, per concludere, la rimozione della pompa (per quando riguarda le piscine fuori terra) o il posizionamento della valvola selettrice su “inverno” (piscine interrate).

 
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Robot: perché è necessario l’utilizzo di un robot per una pulizia eccellente?

I robot pulitori per piscina sono stati concepiti per ottenere la perfezione nel campo della pulizia: essi riducono notevolmente il lavoro manuale evitando dispendio di tempo ed energia personale, e sono in grado di mantenere costantemente la vostra piscina pulita riducendo, inoltre, l’utilizzo di prodotti chimici!
Il funzionamento di questi pulitori automatici, in linea di massima, può essere associato a quello di un filtro a sabbia, poiché grazie ad un forte potere aspirante le spazzole/ruote convogliano la sporcizia presente su fondo e pareti della vasca verso l’apposito comparto filtro, portando ad una pulizia più mirata ed efficiente.

 
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Ogni quanto e come pulire il filtro?

Per garantire il perfetto funzionamento di un impianto di filtrazione aggregato alla vostra piscina risulta essenziale eliminare la sporcizia aspirata e giacente nel filtro.
Quando e come possiamo eseguire questa procedura? Per effettuare il lavaggio e risciacquo del filtro bastano pochi e semplici passaggi: dopo aver spento l’impianto di filtrazione, si posiziona la valvola (riposta in testa al filtro) su “lavaggio”; apriamo la valvola di scarico; dopo aver acceso l’impianto, acqua e sporcizia verranno scaricate.
Nella fase successiva dell'operazione, si posiziona la valvola selettrice su “risciacquo” (sempre dopo aver spento il l’impianto di filtrazione): grazie ad un controlavaggio, verranno eliminate altre impurità.
Si consiglia di procedere con questa operazione almeno ogni 7-10 giorni, magari per concludere al meglio una pulizia manuale. Come aiuto, possiamo prendere in considerazione il manometro, presente generalmente sopra il corpo filtrante: ricordiamo infatti che una pressione elevata è sinonimo di intasamento del filtro.

 
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Quali sono le dosi corrette dei prodotti chimici (e perché non ha senso eccedere..)?

Un giusto dosaggio dei prodotti chimici per la vostra piscina determina un bilanciamento dei componenti presenti, con la conseguenza di garantire corrette reazioni chimiche. Questo significa che se eccediamo con le dosi non otterremo acqua più pulita, anzi, nella maggior parte dei casi questa diventa satura e l’effetto disinfettante svanisce.
Consigliamo quindi di utilizzare sempre le dosi riportate sulla confezione dei prodotti chimici (o calcolare eventualmente una proporzione corretta) e tenere a portata di mano un test kit, il quale vi fornirà indicazioni sul livello di cloro e pH.

 

 

 
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Allergia al cloro: che prodotti usare?

Se avete figli intolleranti/allergici al cloro, perché toglier loro la felicità di aver una piscina? L’acqua può essere trattata anche con altri prodotti, senza una minima traccia di cloro. È possibile utilizzare sostanze come sale, bromo ed ossigeno attivo. Anch’essi sono ugualmente efficienti per la disinfezione dell’acqua di piscine.

 
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Livello d’acqua: perché è importante mantenerlo corretto?


L’impianto di filtrazione, per funzionare al meglio, necessita della giusta portata d’acqua. In caso si tratti di una piscina a sfioro, questa viene raggiunta spontaneamente per la presenza della vasca di compenso, mentre per quanto riguarda le piscine a skimmer è indispensabile mantenere il livello pressoché a metà dell'altezza di quest'ultimo. Ad esempio, se sono presenti 3 viti nella parte verticale della cornice si consiglia di mantenere l’acqua a livello della seconda vite.
Difatti, con poca acqua ci sarebbe troppa aria a contatto con il filtro, il che è rischioso per il filtro stesso; con troppa acqua ci sarebbe la perdita di potere aspirante.

 
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Riscaldamento: quale impianto per la mia piscina?

Dotare una vasca di impianto per il riscaldamento permette di prolungare la stagione balneare, consentendo di superare i limiti relativi alle condizioni climatiche. Per decidere la tipologia dell’impianto di riscaldamento bisogna effettuare un bilancio termico (potrai richiederlo gratuitamente su Lamiapiscina.net),in modo da acquistare l’impianto adatto alla vostra piscina. Il nostro staff, visti gli eccellenti riscontri, consiglia l’utilizzo di pompe di calore, che sfruttano l’80% dell’aria esterna e solo il 20% di energia. In questo modo il costo di partenza dell’impianto verrà bilanciato dal risparmio energetico. Un altro pregio delle pompe di calore risiede nella loro installazione, che risulta facile e immediata anche grazie all’utilizzo di un eventuale sistema di collegamento esterno che permette di non incidere sulla raccorderia dell’impianto.
 

 
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Nel filtro: meglio sabbia o vetro?


Già dagli anni 80’ si ricercava una soluzione per un acqua più sicura e sana:
L’uso della sabbia di quarzo come materiale filtrante, causa la formazione del cosiddetto “BIOFILM”, una specie di gelatina che i batteri creano attorno a sé (barriera difficilmente penetrabile dal cloro), attraverso la quale si origina la formazione di canali preferenziali, dove l’acqua passa senza esser filtrata.
All’interno del biofilm, vivono batteri eterotrofi, i quali trasformano l’urea in ammoniaca, che a contatto con il cloro reagisce formando tri-clorammine (causa del tipico odore di cloro in piscina).
Bisogna inoltre considerare che la proliferazione batterica all’interno del filtro ha una velocità spaventosa.
L’ATIVE GLASS, utilizza come materiale filtrante la sabbia di vetro: prodotto di gran lunga più efficiente rispetto a qualsiasi altro materiale filtrante.
La sabbia di vetro, impedisce la formazione del biofilm e grazie alla sua natura può essere lavato più facilmente rispetto alla sabbia normale, per tanto subentrano a cascata una serie di risparmi per l’utente: meno acqua di controlavaggio, meno rabbocchi, meno consumo di prodotti chimici, meno dispendi di riscaldamento
Da non sottovalutare, oltre in termini di salvaguardia dell’ambiente, l’acquisto di sabbia di vetro è un’ operazione a spesa definitiva, in quanto la durata di questo materiale è a vita (consideriamo che la sabbia di quarzo dovrebbe essere sostituita ogni 4 anni).  

 
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Inverno mite: come contrastare l’acqua verde?

"Non ci sono più le stagioni di una volta": si tratta di un detto comune che tante, troppe volte ci capita di sentire.  Purtroppo questa espressione è ricca di verità: la primavera inizia il 12 marzo e l'autunno il 30 settembre. No, non è un errore, ma la conseguenza degli stravolgimenti climatici del pianeta, che per la prima volta sono stati "misurati" dagli scienziati. L’estate non risulta più calda, e di conseguenza, l'inverno non è più freddo... Questo cambiamento climatico porta effetti negativi sulle nostre amate piscine! Se l'inverno coprite, con copertura invernale, la vostra piscina (dopo aver eseguito correttamente il trattamento di chiusura), è bene scoprire la piscina qualche mese prima (marzo - aprile), in modo da recuperare l'acqua della piscina con l'apposito trattamento chimico d'apertura, aspirando il fondo con l'apposito aspirafango da piscina e controllando i valori dell'acqua di piscina con il pratico test kit per piscina. In caso contrario, se preferite una piscina scoperta, noterete la famosa e nemica "acqua verde"... Questo fenomeno accade, nella vostra piscina, per la mancanza di freddo nel periodo invernale: il clima mite, causa la proliferazione di alghe e batteri con conseguente formazione di acqua verdastra!  Tempo fa’, il freddo inverno, non permetteva nessuna proliferazione e l'acqua della piscina risultava limpida e cristallina... Il consiglio che possiamo darvi è semplice: prendersi cura della propria piscina anche nel periodo invernale, attivando l'impianto di filtrazione della piscina per qualche ora al giorno, utilizzando prodotti chimici per piscina, come svernate e cloro, cercando di mantenere un ottima pulizia della piscina con l'utilizzo di retino per piscina, aspirafango per piscina e, se necessario, spazzola per fondo e pareti.    

 
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Periodo invernale: il vostro robot per piscina resiste nell’acqua fredda?

L’accessorio più amato per chi possiede una piscina sarà capace di resistere al gelo dell’inverno, immerso costantemente in acqua? No, il robot per piscina non resiste a temperature inferiori a 14°c, questo per un semplice motivo: l’acqua fredda, troppo fredda, risulta dannosa per le parti interne del nostro robot da piscina. Le parti in PVC, come cinghie, cinghioli , spazzole kanebo e guarnizioni subiscono gravi danni e questo comporta la sostituzione delle parti di ricambio interne. Come consigliato sull’apposito manuale d’uso del robot da piscina, il pulitore per piscine nel periodo invernale non viene utilizzato ma riposto in cantina, asciutto e pulito, pronto per pulire la vostra piscina nel periodo estivo! Mentre il vostro robot per piscina si riposa per essere attivo e performante, sarebbe buona cosa pulire la piscina con l’utilizzo di aspirafango per piscina, retino per piscina e spazzola per la pulizia del fondo e delle pareti della piscina.

 
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